Era
una bella giornata, la mamma passava
l’aspirapolvere e io stavo disegnando triangoli scaleni sul quaderno. Quando finii mi venne l’idea di
andare a mare.
Prendemmo l’occorrente: aquilone, ombrellone, costumi e una
tavola. Infondo al mare si vedeva la linea dell’orizzonte. Decisi di tuffarmi e
feci una nuotata fino in fondo e mia madre esclamò: “Brava, sei la numero uno”.
Appena uscita, pranzammo e feci un riposino sotto l’ombrellone. Ad un tratto il
tempo peggiorò: un fulmine attraversò il cielo come una freccia. Mi svegliai di
colpo e la mamma urlò: “Dai torniamo a casa!”, ma prima di andarcene vidi un povero vecchietto con il bastone che trasportava un carro e che
sventolava una buffa bandiera. Vicino
alla macchina c’era un topo e io lo allontanai. Infine, quando tornai mi misi nella vasca e feci
un bel bagno.
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