Il diritto allo studio


…grazie allo studio!

Lo studio è alla base della vita. Per noi ragazzi che frequentiamo l’ultimo anno della scuola primaria, lo studio è come le fondamenta di un palazzo. Ci dobbiamo ritenere fortunati perché molti bambini del mondo, come per esempio Malala che viveva in Pakistan, non hanno potuto completare i loro anni di studio con tranquillità, a causa della guerra.
“Che senso ha rispondere sempre alla violenza con la violenza, alla morte con la morte?”. Questa è una delle tante frasi, ma tra le più significative, pronunciate da Malala nel libro di Viviana Mazza. Ogni bambino che vive la guerra dovrebbe avere il coraggio di dire: “L’ISTRUZIONE E’ UN NOSTRO DIRITTO!”. Molti uomini impongono la loro volontà con la violenza, passando dalla ragione al torto. Malala, invece, ha saputo far valere i suoi diritti lottando con le parole, non con la violenza, e ha alzato la voce per difendere ciò in cui credeva, non solo per se stessa, ma anche in nome delle altre ragazze e l’ha fatto rischiando tutto, anche la sua stessa vita. L’istruzione per lei era ed è un diritto di tutti e, nonostante abbiano tentato di ucciderla, non si è arresa perché non poteva lasciare che la paura sconfiggesse il suo amore per la vita. I talebani volevano imporre a Malala e alle sue amiche di non andare a scuola, per noi questo è sbagliato. Ognuno ha dei diritti ed è libero di fare le proprie scelte e di svolgere il lavoro che fin da piccolo ha desiderato fare e nessuno è padrone di ostacolarlo; infatti, Malala dice che i talebani possono fare del male alle persone, ma “non possono cancellare i ricordi felici dalle loro menti e dal loro cuore”. Ella è stata molto coraggiosa perché, oltre a lottare per sé stessa, ha lottato per tutte le persone del mondo con lo stesso problema e ha sacrificato la propria vita, perché si è messa contro persone più grandi e potenti di lei. Per noi è stata un ottimo esempio di coraggio e sicurezza, anche in futuro nell’educazione dei figli. 





















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