sabato 26 aprile 2014

Il ritrovo di Rughy


Un giorno uscì a fare una passeggiata vicino al fiume. Il sole splendeva nel cielo quieto e limpido e il fiume scorreva molto lentamente. Ma tutto ad un tratto, le nuvole iniziarono ad arrabbiarsi e a diventare sempre più grosse e grigie, da quel momento iniziò a piovere.
Il vento si alzò, le chiome degli alberi iniziarono a muoversi come stregate e il fiume iniziò a ingrossarsi e a straripare, tanto che inondò perfino il villaggio. Appena smise di piovere il fiume si prosciugò e mentre  ritornava indietro, lasciò del fango e delle piccoli detriti.
Alla fine, si richiuse nel suo bacino e lasciò una stranissima pietra. Io la presi e non sapendo cosa fosse le buttai sopra un po’ d’acqua, così uscì una testa e da lì capì che si trattava di una tartaruga, ma essa si spaventò e la ritirò di nuovo dentro.
L’accarezzai, le diedi da mangiare e  mi guardò con occhi stupiti, allora decisi di dargli un nome: RUGHY. La portai a casa e diventammo care amiche.

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