lunedì 26 maggio 2014

Spider Man



Un ragazzo di nome Peter Parker vive a New York con i suoi zii di nome Ben e Mary. Un giorno, durante una gita scolastica, viene punto da un ragno molto pericoloso e velenoso.
Dopo il morso ha degli effetti collaterali che gli migliorano la vista, il fisico e i riflessi. Il giorno dopo, a scuola, un bullo cerca di malmenarlo ma lui, grazie ai suoi riflessi, scansa i pugni e ha la meglio. Subito dopo la scuola riesce ad arrampicarsi su un muro di un grattacielo e arriva fino in cima dove scopre di poter lanciare le ragnatele. Un giorno sente parlare di un uomo dotato di una corazza di metallo, di pistole e mitra con proiettili devastanti, chiamato Super Gun. Senza perder tempo infila il suo costume ed esce dalla finestra. Il nemico ha già distrutto mezza città e si dirige verso il centro.

Doraemon



Tanto tempo fa, viveva nella macchina del tempo un personaggio di nome Doraemon. Era di colore blu chiaro e aiutava tutte le persone in difficoltà.
Un giorno d'estate Doraemon con Novita uscirono per andare a fare compere, come aveva chiesto la mamma. Durante il cammino videro il  maestro della scuola e a Novita chiese: “Hai già fatto i compiti?”. ”No maestro sono andato a fare la spesa”. I due appena arrivarono presero la frutta e se ne andarono a casa. Mentre camminano per caso incontrano Jan. Lui era grosso e portava la maglietta arancione con le righe, era un egoista e se per caso Novita prendeva un giornalino, che lui non aveva, glielo strappava di mano. Dopo la scuola Jan gli disse di venire a fare una partita a tennis. Egli  acconsentì. Appena arrivato a casa lasciò lo zaino, prese la racchetta e se ne andò al campetto.

Il nuovo volto di Spiderman



immagine tratta dal web
Peter Parker era un ragazzo comune di sedici anni, che un giorno andò al museo per visitare le teche dove risiedono i ragni più velenosi del mondo.
Parker con un movimento involontario tolse il coperchio della teca facendo uscire  un ragno velenoso, che lo morse sul dito. Da quel giorno Parker diventò un delinquente che rapinava le banche e rubava le borse alle vecchiette, grazie ai suoi poteri speciali:

Il detective Conan



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Quel dì era successa una cosa stranissima… la famosa diva dello spettacolo, Lary, mentre recitava in  teatro  con l'opera “EVVIVA L’ALLEGRIA”, era stata rapita da un mostro volante, simile ad un dinosauro, con alla sua  guida un signore magro  e spilungone. Subito tutti i detective del posto  si diedero da fare e partirono per inseguire l’attrice. Arrivò in tempo un detective privato, di nome Conan, con in mano delle  carte svelatrici e una lente d’ingrandimento… un cappello sul capo e uno  zaino alle spalle   completavano il suo kit. L’investigatore  perlustrò nei sotterranei del  teatro e nelle camere più nascoste.

Pikachu




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Pikachu era un animaletto giallo come il sole e con la coda rossa e arancione  tutta appuntita. Era bellissimo e faceva innamorare tutti per la sua simpatia; anche il suo padrone Asch ammirava il suo splendore e lo faceva vivere  divinamente in una casa enorme. 
Pikachu stava benissimo; era un re in quella reggia con i servi che eseguivano ogni suo ordine.

Peppa e le vacanze in Italia




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Un giorno Peppa andò con la sua famiglia in vacanza in Italia e lasciò il suo pesciolino ai nonni raccomandandoli di non dargli molto da mangiare.
 Peppa e la sua famiglia partirono per Napoli a osservare tutte le bellezze locali. Mentre la famiglia Pig si godeva Napoli il povero Goldy, il pesce, mangiava a più non posso e ingrassò a tal punto da far esplodere la bacinella che a stento lo conteneva.

Biancaneve



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C’era una volta una matrigna che aveva una figliastra di nome Biancaneve. Ella  era molto bella: capelli neri lunghi e folti, occhi azzurri, belle labbra sottili e un naso piccolo.
La matrigna era considerata la più bella del paese, ma quando nacque Biancaneve non lo fu più. La matrigna, allora, presa dalla rabbia volle ucciderla,  così mentre faceva una passeggiata nel bosco la matrigna  la rapì  e la abbandonò in un bosco lontano dalla città. Stette molti giorni senza muoversi, perché era legata con una corda, senza parlare e mangiare.