sabato 26 aprile 2014

Ricordo d’inverno

Durante la tempesta di neve ho perso di vista mia madre, e ora mi ritrovo dietro un abete, sperduto, tutto solo. Ho una zampa rotta, per questo non posso neanche andare in giro a chiedere aiuto;
mi trovo dall’altra parte del mio habitat, non so di preciso dove, forse alla base della montagna. Ho sempre vissuto sulle Alpi con i miei genitori e ora non so nemmeno come sono finito qui, non lo so davvero.
Durante la tempesta mi sono staccato dalla mamma e il vento mi ha trasportato via, lontano.
Poche ore dopo l’accaduto, un bambino mi ha trovato e mi ha raccolto tra le sue braccia. In quel momento ho avuto paura, ma poi ho pensato agli occhi dolci della mia mamma e mi sono fatto coraggio, tutto sommato il bambino aveva un’aria tranquilla. Il ragazzo mi ha portato in un posto che si trova vicino ad un fiume che scorreva impetuosamente e mi ha accolto in una baita, che sicuramente era la sua casa. Mi ha avvolto in una soffice coperta bianca e mi ha lasciato su un cuscino davanti al fuoco. Noi stambecchi, di solito, non siamo abituati a stare al caldo, ma in quel momento un po’ di calore ci voleva proprio. Dopo un po’ mi ha di nuovo ripreso tra le sue braccia e mi ha portato in un’altra stanza, che doveva essere il soggiorno. Mi ha posato sopra un tavolo e se ne è andato lasciandomi solo. In quel momento ho avuto la sensazione che mi volesse abbandonare, ma forse non era così. Non poteva essere così. Quegli occhi dolci e quel sorriso non mi avrebbero potuto lasciare.  Infatti era così: dopo qualche minuto è tornato con un mucchio di muschio tra le mani.  Mi ha dato da mangiare, mi ha lavato e mi ha fatto crescere. Quel cucciolo che si era perso e che è stato ritrovato da un ragazzo ora è diventato adulto. La mia zampa è da tempo guarita e  sono finalmente ritornato dai miei genitori, sulle Alpi. E’ stato bellissimo rivederli. Il mio habitat sono le montagne, non le pianure. Sono riconoscente verso quel ragazzo che mi ha dato tutto il necessario per crescere, non lo dimenticherò mai, ma ora guardo avanti, al mio futuro nella natura selvaggia.

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