C’era una volta uno splendido palazzo.
Tutti i sudditi di quel palazzo volevano bene al re e alla regina, perché erano
sempre magnanimi e generosi con loro. Ogni anno a palazzo si organizzava una
festa e tutti gli abitanti del reame erano invitati,
ma il mago furbetto voleva rovinare tutto con uno dei suoi terribili scherzi. Nessuno lo sopportava e tutti cercavano sempre di evitarlo, cosi decise di vendicarsi e di ostacolare i buoni propositi dei regnanti. Si chiamava Asmodeus, che vuol dire "Maligno", viveva nel bosco, in mezzo agli alberi e la sua casa era nascosta.
Non aveva amici, ma solo suo fratello Satana, che era definito il suo collaboratore ed erano dei demoni.
Mandò un messaggio scritto al Re, dicendo che proprio il giorno della festa si sarebbe dovuto svolgere un duello tra i due nemici. Purtroppo, il Re lo ricevette in ritardo, proprio il giorno della festa, così non face in tempo ad avvisare le persone e tutti i sudditi parteciparono. Asmodeus, però, non si presentò, perciò il re pensando che non volesse più partecipare diede inizio alla festa tanto attesa. Sfortunatamente, il mago furbetto non si era scordato del combattimento e al tramonto arrivò nel luogo prestabilito.
Satana che fece? Accompagnò Asmodeus e siccome possedeva dei poteri magici, lo fece diventare ancora più forte e potente. Il Re non aveva possibilità per sconfiggerlo. Arrivato, il Re preparò il suo cavallo, ci salì sopra e...il duello iniziò! Asmodeus puntò l'asta contro il suo nemico, spronandolo alla lotta, ma anche l’avversario abbassò la lancia pronto a colpire.
Le due aste andarono a colpire gli scudi con un fragore assordante e il cavaliere del male fù disarcionato, finendo rovinosamente a terra.
Il Re balzo giù dal cavallo e sguaino la spada, gettandosi contro il nemico, ma il suo avversario riuscì a sfoderare in tempo la sua arma, colpendolo alla spalla. I sudditi, non capendo cosa stesse succedendo, cercarono di non intromettersi nella lotta per non fare una brutta fine, mentre i due continuavano. Il Re sentì un dolore lancinante e fu costretto a indietreggiare. Con la forza della disperazione chiamò a raccolta le sue ultime energie e parò il colpo che stava per calargli sul capo; poi si spinse in avanti e impegnò l'avversario fino a quando non gli fece volare la sua spada lontano. Infine, lo colpì. In quell'istante un silenzio avvolse tutto: Asmodeus era finito a terra ed era K.O. Satana raccolse Asmodeus e sparì nel nulla.
Un nuovo chiarore illuminò il cielo e l'oscurità si dileguò. Le persone fecero un passo avanti, avvicinandosi al vincente e facendogli i complimenti. "Gente" - disse il Re - "di quel che è successo vi spiegherò più tardi e vi comunico che domani ci sarà la vera festa!". Tutti felici, tornarono nelle proprie case.
ma il mago furbetto voleva rovinare tutto con uno dei suoi terribili scherzi. Nessuno lo sopportava e tutti cercavano sempre di evitarlo, cosi decise di vendicarsi e di ostacolare i buoni propositi dei regnanti. Si chiamava Asmodeus, che vuol dire "Maligno", viveva nel bosco, in mezzo agli alberi e la sua casa era nascosta.
Non aveva amici, ma solo suo fratello Satana, che era definito il suo collaboratore ed erano dei demoni.
Mandò un messaggio scritto al Re, dicendo che proprio il giorno della festa si sarebbe dovuto svolgere un duello tra i due nemici. Purtroppo, il Re lo ricevette in ritardo, proprio il giorno della festa, così non face in tempo ad avvisare le persone e tutti i sudditi parteciparono. Asmodeus, però, non si presentò, perciò il re pensando che non volesse più partecipare diede inizio alla festa tanto attesa. Sfortunatamente, il mago furbetto non si era scordato del combattimento e al tramonto arrivò nel luogo prestabilito.
Satana che fece? Accompagnò Asmodeus e siccome possedeva dei poteri magici, lo fece diventare ancora più forte e potente. Il Re non aveva possibilità per sconfiggerlo. Arrivato, il Re preparò il suo cavallo, ci salì sopra e...il duello iniziò! Asmodeus puntò l'asta contro il suo nemico, spronandolo alla lotta, ma anche l’avversario abbassò la lancia pronto a colpire.
Le due aste andarono a colpire gli scudi con un fragore assordante e il cavaliere del male fù disarcionato, finendo rovinosamente a terra.
Il Re balzo giù dal cavallo e sguaino la spada, gettandosi contro il nemico, ma il suo avversario riuscì a sfoderare in tempo la sua arma, colpendolo alla spalla. I sudditi, non capendo cosa stesse succedendo, cercarono di non intromettersi nella lotta per non fare una brutta fine, mentre i due continuavano. Il Re sentì un dolore lancinante e fu costretto a indietreggiare. Con la forza della disperazione chiamò a raccolta le sue ultime energie e parò il colpo che stava per calargli sul capo; poi si spinse in avanti e impegnò l'avversario fino a quando non gli fece volare la sua spada lontano. Infine, lo colpì. In quell'istante un silenzio avvolse tutto: Asmodeus era finito a terra ed era K.O. Satana raccolse Asmodeus e sparì nel nulla.
Un nuovo chiarore illuminò il cielo e l'oscurità si dileguò. Le persone fecero un passo avanti, avvicinandosi al vincente e facendogli i complimenti. "Gente" - disse il Re - "di quel che è successo vi spiegherò più tardi e vi comunico che domani ci sarà la vera festa!". Tutti felici, tornarono nelle proprie case.
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