sabato 26 aprile 2014

La partenza per Milano


Quel giorno ero felice perché dovevo partire a Milano per una partita di golf. Salito sul treno, mi diressi con i miei genitori verso il sedile numero 1. Avevo paura in quel momento, non sapevo perché, ma avevo paura.
Era forse per la partita che dovevo fare… Un uomo alto e piuttosto robusto passava con un carro pieno di dolciumi tra le cabine del treno per offrirli ai passeggeri. Un aquilone volò in cielo a pochi centimetri dal mio finestrino. Tutto mi attirava: frecce usate come insegne, bastoni appoggiati sul sedile, cesti a forma di triangolo appoggiati sul finestrino… Un ragazzo era seduto al mio fianco e disegnava un fulmine in un cielo nuvoloso. I miei occhi si posarono su una bambina di circa 9 anni… Era bellissima! In mano teneva stretta una bandiera rossa e gialla, come il Lecce. Un’aspirapolvere giocattolo svegliò un povero anziano che dormiva, facendo uno strano rumore. Un quadro era appeso alla parete laterale del treno, rappresentante una vasca da bagno… “Che poca fantasia!” ho esclamato. Un bambino appena nato giocava con un pupazzo a forma di topo con una linea di carta al posto della coda. Il tempo passava, avevo sonno e allora capii che la cosa migliore da fare era dormire! Ero sicuro che quando mi sarei svegliato, il treno sarebbe già arrivato a  destinazione   

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