lunedì 26 maggio 2014

Il detective Conan



immagine tratta dal web
Quel dì era successa una cosa stranissima… la famosa diva dello spettacolo, Lary, mentre recitava in  teatro  con l'opera “EVVIVA L’ALLEGRIA”, era stata rapita da un mostro volante, simile ad un dinosauro, con alla sua  guida un signore magro  e spilungone. Subito tutti i detective del posto  si diedero da fare e partirono per inseguire l’attrice. Arrivò in tempo un detective privato, di nome Conan, con in mano delle  carte svelatrici e una lente d’ingrandimento… un cappello sul capo e uno  zaino alle spalle   completavano il suo kit. L’investigatore  perlustrò nei sotterranei del  teatro e nelle camere più nascoste.

Mentre cercava  nel magazzino, trovò una scopa con una pezza alla punta e, pensando che fosse altro, si allontanò; guardando bene in una scatola vide un cappello: “Questo è di LARY” pensò … In effetti il suo pensiero non era sbagliato, quel cappello era proprio suo! Pazientemente, andò nel suo laboratorio  e lo analizzò per bene: lo mise su un macchinario color argento con dei pulsanti gialli e rossi e ne premette uno. Subito  la macchina  si accese e inghiottì il cappello, rilasciandolo pochi minuti dopo con una carta simile a uno scontrino con scritto: "Rapita da un uomo, padre di una bambina killer, margherita e portata  sul terrazzo del teatro di Brodway  Raffaello Marassi. E alla fine, ben in mostra: "ATTENZIONE: recuperare la ragazza prima che l’uomo la uccida” immediatamente  l’uomo contattò i suoi genitori e insieme salirono sul  terrazzo  del teatro. Soffiava un forte vento, ma  per il grande detective CONAN non era un problema. Sul solaio erano presenti macchie di sangue rosso intenso.  "LA FAMOSA DIVAAA!!! Sicuramente è qui vicinooo!!!” gridò per la gioia il padre, nonostante fosse preoccupato per la sua sorte. Un dolore immenso, come un pugno, colpì il cuore del padre... "Inoltre” continuò Conan “queste tracce possono essere anche dell’uomo che aveva rapito Lary …”. La madre lo interruppe: "Infatti, mia figlia sa bene le mosse di karate, aveva recitato in un film girato a Londra”. Camminando  tutti e tre, più avanti, notarono una piccola stanza, simile ad una casa abbandonata con l’edera.  Sentirono delle urla… All’interno  c’era Lary, che raccontò: "HO UCCISO L’UOMO CHE MI HA RAPITO CON CALCI E PUGNI, MA SONO RIMASTA INTRAPPOLATA QUI DENTRO”. Conan la portò nel salone del laboratorio e l’analizzò per vedere se tutto andasse bene e per fortuna era tutto apposto. Lary, dopo il brutto spavento, riprese la sua carriera e tutto andò per il meglio.

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