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Quel
dì era successa una cosa stranissima… la famosa diva dello spettacolo, Lary,
mentre recitava in teatro con l'opera “EVVIVA L’ALLEGRIA”, era stata rapita da
un mostro volante, simile ad un dinosauro, con alla sua guida un signore magro e spilungone. Subito tutti i detective del
posto si diedero da fare e partirono per
inseguire l’attrice. Arrivò in tempo un detective privato, di nome Conan, con
in mano delle carte svelatrici e una
lente d’ingrandimento… un cappello sul capo e uno zaino alle spalle completavano il suo kit. L’investigatore perlustrò nei sotterranei del teatro e nelle camere più nascoste.
Mentre cercava nel magazzino, trovò una scopa con una pezza
alla punta e, pensando che fosse altro, si allontanò; guardando bene in una
scatola vide un cappello: “Questo è di LARY” pensò … In effetti il suo
pensiero non era sbagliato, quel cappello era proprio suo! Pazientemente, andò nel suo laboratorio e lo analizzò
per bene: lo mise su un macchinario color argento con dei pulsanti gialli e
rossi e ne premette uno. Subito
la macchina si accese e inghiottì
il cappello, rilasciandolo pochi minuti dopo con una carta simile a uno
scontrino con scritto: "Rapita da un uomo, padre di una bambina killer, margherita e
portata sul terrazzo del teatro di
Brodway Raffaello Marassi. E alla fine, ben in mostra: "ATTENZIONE: recuperare la ragazza prima che l’uomo la uccida”
immediatamente l’uomo contattò i suoi
genitori e insieme salirono sul terrazzo
del teatro. Soffiava un forte
vento, ma per il grande detective CONAN non era un problema. Sul solaio erano presenti macchie di sangue rosso intenso. "LA FAMOSA
DIVAAA!!! Sicuramente è qui vicinooo!!!” gridò per la gioia il padre, nonostante fosse preoccupato per la sua sorte. Un dolore
immenso, come un pugno, colpì il cuore del padre... "Inoltre” continuò
Conan “queste tracce possono essere anche dell’uomo che aveva rapito Lary …”. La
madre lo interruppe: "Infatti, mia figlia sa bene le mosse di karate, aveva
recitato in un film girato a Londra”. Camminando tutti e tre, più avanti, notarono una piccola
stanza, simile ad una casa abbandonata con l’edera. Sentirono delle urla… All’interno c’era Lary, che raccontò: "HO UCCISO L’UOMO CHE MI HA RAPITO CON CALCI E PUGNI, MA
SONO RIMASTA INTRAPPOLATA QUI DENTRO”. Conan la portò nel salone del
laboratorio e l’analizzò per vedere se tutto andasse bene e per fortuna era
tutto apposto. Lary, dopo il brutto spavento, riprese la sua
carriera e tutto andò per il meglio.
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